08/10/2021
fine del monopolio per l’app VerificaC19
A pochissimi giorni dall'entrata in vigore del nuovo obbligo di controllare il Green Pass dei lavoratori che accedono ai luoghi di lavoro, il Governo risponde alle numerose sollecitazioni provenienti dalle medie grandi aziende. Direttori delle risorse umane, consulenti e fornitori di pacchetti software per la gestione del personale vedevano con estrema preoccupazione la limitazione tassativa ad effettuare il controllo del Green Pass esclusivamente con l'app ufficiale VerificaC19. Pensata – e probabilmente adeguata – al controllo degli avventori di bar, ristoranti e palestre, mostra evidenti limiti per le aziende che hanno necessità di controllare sistematicamente un numero elevato di lavoratori che entra da uno o più varchi, in alcuni casi concentrato in fasce orarie ristrette. Inutilmente oneroso – ed anche rischioso perché creerebbe assembramenti – disporre addetti al controllo con uno smartphone o un tablet presso i varchi di ingresso, con lo scopo di inquadrare e leggere ogni singolo Green Pass di ogni lavoratore, ogni giorno. L'app ufficiale, infatti, non è predisposta per dialogare con i sempre più diffusi sistemi di lettura badge di accesso e richiede l’azionamento umano, per ogni lettura.
Le bozze del DPCM che circolano in queste ore, seppur in modo non ufficiale, sembrano annunciare la prossima disponibilità di applicazioni distribuite con licenza open source e nuove funzionalità offerte dal portale nazionale della piattaforma DGC (Digital Green Certificate).
In concreto, si apre la possibilità per gli sviluppatori software di proporre alle aziende sistemi automatizzati per la verifica della validità del Green Pass dei lavoratori.
Una volta resi noti i parametri tecnici, probabilmente ancora al vaglio degli specialisti dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, è prevedibile una marcia a tappe forzate per le case di software, al fine di garantire alle aziende clienti la funzionalità pienamente operativa per il 15 ottobre.
Parimenti, uffici del personale e consulenti sono già al lavoro per adeguare procedure, circolari, informative e documenti di incarico e delega per le funzioni deputate alle attività di controllo.
Ci riserviamo di analizzare nel dettaglio il DPCM nella sua stesura definitiva, anche per offrire un punto di vista sulle attenzioni da porre nell’implementazione delle soluzioni – API o web services esposte – affinché il datore di lavoro adempia e sia tutelato nella possibilità di dimostrare l’adempimento, nel rispetto della normativa privacy e dei diritti dei lavoratori.
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