23/11/2021
Come anticipato nella nostra precedentenews, dopo il voto di fiducia del Senato, la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 21 settembre 2021, n. 127, recante “Misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde COVID-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.
La Legge introduce alcune misure importanti volte a rendere più semplici le modalità di verifica del possesso del certificato verde.
Tra le novità principali poniamo evidenza su quanto sancito dal novellato comma 5 dall’art. 9 septies (in relazione al settore privato) ossia che, al fine di semplificare e velocizzare i controlli nei confronti dei lavoratori, sarà possibile, per i lavoratori stessi, su base volontaria, consegnare il Green Pass al proprio datore di lavoro. I lavoratori che opteranno per questa soluzione non dovranno essere sottoposti ai controlli per tutta la durata di validità del Green Pass.
È evidente come tale misura porti ad una significativa semplificazione delle attività di controllo all’ingresso, quantomeno nei confronti dei lavoratori che volontariamente decidessero di consegnare il proprio Green Pass e quindi rendere nota la relativa durata di validità.
La misura introdotta, per quanto efficace dal punto di vista dell’organizzazione aziendale, pone non pochi dubbi in materia di trattamento dei dati personali dei lavoratori (al link le perplessità, inascoltate, del Garante Privacy https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9717878).
In termini operativi, al fine di poter al meglio gestire tale facoltà in capo ai lavoratori, occorre approntare quanto segue:
- Circolare informativa a tutti i lavoratori;
- Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento (UE) 2016/679
- Aggiornamento della procedura aziendale;
- Individuare chi potrà recepire i Green Pass dai lavoratori che vorranno avvalersi di tale facoltà;
- Intervento di aggiornamento della formazione ai verificatori del possesso del Green Pass;
- Messa a disposizione in favore dei verificatori degli elenchi dei lavoratori da non sottoporre a verifica, valutando se inserire la data da cui rinnovare i controlli;
- Aggiornare periodicamente gli elenchi, in base alle eventuali nuove scelte di ulteriori lavoratori;
- Individuare le modalità più adeguate per la custodia in sicurezza dei Green Pass consegnati limitandone l’accesso al numero di persone strettamente necessario, possibilmente tra quelle già autorizzate al trattamento di dati del personale dipendente. Va rammentato che il Green Pass contiene almeno potenzialmente dati particolari (avvenuta guarigione dal Covid-19).
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